Nell’arco della nostra esistenza ci preoccupiamo molto (e giustamente!) del cibo che mettiamo sulle nostre tavole: che sia fresco, di stagione, non trattato con sostanze che possono essere nocive, possibilmente che non derivi da agricolture intensive e dannose per l’ambiente, ma quanto invece ci preoccupiamo che gli ambienti in cui viviamo siano effettivamente sani e salubri?
Molto poco, ed è un problema, perché nella nostra società trascorriamo la maggior parte del nostro tempo in ambienti chiusi e confinati: pensiamo ai bambini e al tempo che trascorrono a scuola, agli anziani in casa e a noi negli uffici.
Diamo spesso per scontato che l’aria inquinata sia fuori dalle nostre case, ma non è sempre così, o meglio non solo così, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha infatti stimato che il 30% degli edifici nei paesi industrializzati sia affetto da problemi tali da causare disturbi e/o malattie negli occupanti.
Alcuni tra i problemi più comuni come difficoltà di concentrazione, mal di testa, vertigini, stanchezza, irritazione delle vie respiratorie, dolori agli occhi potrebbero essere attribuite alla Sindrome dell’Edificio Malato (SBS – Sick Building Syndrome) che può causare anche patologie più gravi come problemi respiratori, cardiocircolatori, epidermici e oftalmici, ma che può colpire anche alla testa, con emicranie e cefalee e, in alcuni casi, con alterazioni dell’umore e del controllo della volontà.
Il Ministero dell’Ambiente già nel 1991 ha riconosciuto l’inquinamento indoor che è stato definito come: ‘”la presenza nell’aria di ambienti confinati di contaminanti fisici, chimici e biologici non presenti naturalmente nell’aria esterna di sistemi ecologici di elevata qualità”.
Le principali fonti dell’inquinamento indoor sono:
- i materiali da costruzione
- gli impianti di riscaldamento, condizionamento e cottura dei cibi etc.
- gli arredi
- i rivestimenti (pitture murali, vernici, pavimenti etc.)
- prodotti per la manutenzione e la pulizia (detersivi, insetticidi etc.)
- l’utilizzo degli spazi ed il tipo di attività che vi si svolge.
Individuare delle soglie di allarme è estremamente difficile ed irrealistico in quanto l’esposizione agli inquinanti non è mai singola, la pericolosità cambia a seconda del tempo di esposizione e della combinazione con altri inquinanti presenti contemporaneamente.
Per far si che le nostre case siano non solo funzionali, energeticamente efficienti e belle ma anche e soprattutto SALUBRI, è importante capire se ci sono delle problematiche architettoniche/edilizie o se è possibile migliorare la qualità dell’aria con semplici accorgimenti.
Nei prossimi approfondimenti cercheremo di capire quali sono i principali agenti inquinanti interni e quali possono essere alcune accortezze per limitare i danni causati dall’inquinamento indoor.
Se pensi che i problemi della tua casa possano ripercuotersi sulla tua salute, scrivimi, dopo un accurato sopralluogo verificheremo insieme quali potrebbero essere le problematiche e le soluzioni.
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